el cice se esposa.

14 giugno 2007

senza dubbio l’addio al celibato piu’ stravagante e divertente che ho fatto, questi tre giorni di barcellona sono stati uno spettacolo dall’inizio alla fine.

a partire dalla formazione, perfetta fin dall’inizio.

  • vitto, il futuro sposo, lo conoscete gia’, il fantasista dal baricentro un po’ basso, gatto silvestro lo saluta come “uno dei nostri”
  • taddo, il peggiore su tutte le piazze europee, abilissimo ad addormentare il gioco in ogni situazione
  • sandro, ciclista affermato tranne quando sviene pulendo le patate, sulla carta astemio e velocissimo sulle fasce
  • luca conti, il migliore fuori campo, piazza scommesse sin dall’inizio su qualsiasi avvenimento sportivo. non affidategli niente che abbia un valore sopra i 2 euro, si perde tutto ogni cinque minuti
  • augusto, statistico e stratega della squadra, archivio umano di tutti gli avvenimenti storici italiani e non, studia a memoria tutte le cartine stradali che gli passano sotto mano
  • pierma, attaccante di razza e di sfondamento, ideatore di questa meravigliosa trasferta non si smentisce confermando il titolo di miglior intrattenitore della costa adriatica

in questi tre giorni e’ successo praticamente di tutto, ecco un estratto delle cose migliori vissute dai nostri.

presto do una sistemata alle foto, intanto tenete d’occhio il set su flickr che piano piano si popola..

sabato 9 giugno.

cominciamo bene, non tanto per la sveglia all’alba, ma per il volo: annullato. non si parte piu’ alle 6 quindi, ma alle 12. nessun problema, l’approccio alla vita catalana e’ solo rimandato di qualche ora, cosi’ niente di meglio che fare una colazione a base di paste ottimamente consigliati da augusto.
conti non smentisce la sua fama, in pasticceria compra l’acqua, la paga e la lascia li’, forse non aveva piu’ sete.
giusto per ammazzare il tempo, facciamo una capatina al mare..bagni 146, lettini e sole che qualcuno condisce con birra fredda, tanto per prendere subito il ritmo giusto.
a tarda mattina finalmente si parte e dopo ritardi vari siamo a barcellona nel tardo pomeriggio..quasi indenni, infatti augusto perde la valigia.
giusto il tempo di vedere il nostro campo base a l’eixample che ci fondiamo in strada per cominciare degnamente questa tre giorni.
non sono stato il solo a pensare ai gadget per questa trasferta, cosi’ grazie al pierma ci troviamo con 3 maglie ed un cappello a testa.

il primo locale che troviamo viene preso d’assalto, con il pierma che ordina tutto il menu’ a porzioni di tre, birre e sangria per tutti. sandro non beve mai, ma ha troppo sete e si fa fuori una sangria al secco..risultato? le immagini parlano chiaro.
la meta’ di noi esce gia’ piuttosto segnata da questa prima tappa, ma il bello deve ancora venire, destinazione bagdad, uno dei night piu’ famosi di spagna come veniamo a sapere solo dopo.
usciamo ed e’ solo l’una; anche se cominciamo a sentire le fatiche della giornata iniziata presto, e’ solo l’inizio. direzione baja, locale sul mare.
locale specializzato in addii al celibato e nubilato a quanto pare, viste le nutrite presenze da tutta europa.
bevute su bevute in questo locale strapieno e qualcuno dei nostri comincia a cedere..sposo, conti sandro ed augusto si ritirano alle tre, io, pierma e taddo continuiamo la serata, e tutto il resto, fino alle 6.
chiusura di serata degna di nota con pierma che si esibisce in un assolo con microfono e faretto da scena leggendo tutto il menu’ del ristorante..applausi a scena aperta.

domenica 10 giugno.

si parte giustamente in relax, con la coppia taddo-mike ultima ad uscire dal letto (chi l’avrebbe mai detto) dopo la fine del gran premio di moto gp che si corre proprio a barcellona.
orari gia’ pienamente spagnoli, ci sediamo per il pranzo alle 15.30, oggi tutto a base di pesce, consigliati da tony.
tony e’ un ragazzo italiano che si e’ sposato e vive in spagna da diversi anni, quale migliore consigliere per la nostra tre giorni…e dimostra di essere preparato in tutto, dai locali notturni all’economia, dalla politica ai ristoranti.
a pranzo proviamo a farci fuori tutto il pesce previsto dal menu’, i problemi li abbiamo solo con il vino.
quando ci portano il primo bianco, luca conti lo guarda, lo annusa e senza assaggiarlo lo appoggia di nuovo sul tavolo: “ghianda totale” e prende la carta dei vini per scegliere il secondo, con cui non va molto meglio, “tristo i massimi” il commento che non lascia spazio ad interpretazioni.

pomeriggio di passeggio per la rambla, finche’ accompagno taddo ad incontrare la sua cara amica arianna, cosi’ cominciamo bene la serata in splendida compagnia, con l’aperitivo a base di birra che va avanti fino alle 22.
non facciamo in tempo a raggiungere gli altri a casa che si riparte, altro giro altro regalo, con vitto oggi vestito di bianco e noi di rosso.
oggi decidiamo di saltare la tradizionale cena x andare di pica pica in tutti i locali che troviamo.
primo giro, secondo giro e gia’ qualche faccia e’ piuttosto devastata, oggi sembrerebbe una giornata piu’ tranquilla e piu’ corta..sulla carta.

taddo, fin’ora dietro le quinte oscurato da una compagnia di alto livello, si riprende il trono durante il secondo aperitivo. la ragazza che serve ha qualcosa di italiano, visto che quando passa chiede continuamente “permesso”, ma a taddo non basta, le prime due domande di approccio le spara in splendido spagnolo finche’ quella non gli risponde “son’ di milano”. ma il top lo raggiunge quando le chiede “te lavori qua?” lei non si scompone affatto e replica ironica “no, lavoro qui di fronte!”, ma non basta al nostro eroe: “ah, e allora che ci fai qua dentro?”. troppo il peggiore.

qualcuno prova gia’ a parlare di letto e riposo, ma il pierma non ne vuole sapere..si va a ballare.
stasera si sceglie il guru, una sorta di disco pub piccolissimo dove diamo il meglio di noi, a farci compagnia le riminesi di un addio al nubilato gia’ incrociate la sera prima.
finiti gli alcolici del locale si vaga verso casa, qualcuno sogna gia’ il materasso quando passiamo in piazza catalunya ed incrociamo quattro marocchini con pallone: non diciamo niente, uno sguardo e’ sufficiente e gia’ mettiamo i cappelli a terra per fare le porte..sangue italiano non mente. taddo, sandro e conti assistono dalla tribuna mentre io, vitto, pierma ed augusto diamo una lezione di concretezza a questi ragazzetti tutti chiacchiere e distintivo.
poi si uniscono anche dei ragazzi di new york piu’ abituati all’hockey che al calcio, basta allungare il campo ed il gioco e’ fatto.
procede tutto alla grande tranne quando vitto, al primo tentativo di tiro con la palla a 9 metri buoni dal palo si massacra la gamba sinistra, i maligni parlano dell’eta’.
taddo ovviamente pensa bene di farsi una dormitina in panchina e con pierma che ritorna al gol, il suo secondo dopo quello segnato alle elementari, la partita si conclude con il ritiro immediato degli avversari.
questa volta stiamo per tornare a casa presto, alle 3 siamo gia’ sulla soglia di casa..ma pierma non ci sta ed il solito terzetto completato da taddo e me medesimo si dirige nella zona porto.
dopo che pierma cerca di spiegare cos’e’ la pantegana al tassista che ci accompagna, siamo finalmente al porto, una serie di locali uno dietro l’altro che avevamo saltato la sera prima.
oggi e’ domenica, molto meno movimento, ma un paio di birre e due salti ce li facciamo lo stesso.
la parte migliore ce la becchiamo a fine nottata aspettando il taxi. una ragazza inglese con vestito verde pantegana leggermente ubiriaca prova a fare il doppio passo alla zidane, ma le gambe non reggono, prende una cannella clamorosa e rimane stramazzata al suolo.
si e’ fatto tardi, buonanotte.

lunedi’ 11 giugno
sempre piu’ stanchi i nostri, ormai il futuro sposo non si regge piu’ in piedi tra gamba stirata, schiena sfracellata e faccia massacrata..siamo quasi all’epilogo.
questa volta io e taddo ce la prendiamo veramente con calma, sveglia alle 15.25 nette con il pierma che ci fa la guardia leggendo un bel libro in relax.
gli altri sono a fare i turisti, il terzetto delle meraviglie pensa bene di cominciare con un bel pranzo alle ore 17..pesce birra e via cosi’.
luca conti in giro per barcellona fa sempre la sua figura con il maglioncino del roland garros ben legato in vita, il clima da vacanza si sente eccome.
nel tardo pomeriggio incontro volante con matteo, mio cugino che studia a barcellona da qualche mese (e che non vorrebbe ritornare a roma, come dargli torto)..ovviamente per aperitivo, questa volta a base di spritz.
oggi tony ci accompagna a cena in un bel posto tipico, dove mangiamo carne, salumi e formaggi squisiti.
le giornate si accorciano sempre di piu’ per noi, la stanchezza si fa sentire e questa volta finiamo a letto veramente presto, saranno si’ e no le due..un po’ di riposo non ci fara’ certo male.

martedi’ 12 giugno
oggi si chiude la gita a barcellona, el cice e’ sempre piu’ convinto di sposarsi cosi’ almeno si riposa un po’, se tutto va bene si riprende a fine agosto.
giornata tranquilla con un po’ di shopping in centro, con taddo che batte addirittura tutti in partenza, sveglia alle 10 (l’alba per me) e tutto centro per lui.
mettiamo la ciliegina sulla torta con il pranzo finale, sempre consigliato da tony: ci andiamo con la mano pesante, soprattutto con le crudita’ di pesce, ostriche paella e via cosi’..il prezzo non poteva essere che da record: 555 euro secchi, sandro tiene il cimelio di ricevuta che, giura, finira’ in un quadretto.

mentre gli altri tornano a casa, ci separiamo all’aeroporto di barcellona, mentre io prendo per stoccolma, il meeting di edulinux fa tappa a ludvika e non posso mancare..avro’ tempo per riposare i prossimi giorni.

che dire, un viaggio favoloso con una compagnia squisita..grazie veramente di cuore a tutti i presenti e..viva el cice!

prima di chiudere, pero’, non posso che lasciarvi alcuni detti/frasi/massime sentite in questi giorni..in certi momenti ho rischiato di lasciarci le penne dal ridere (scusate la mia pronuncia da straniero).

  • ‘l vantagg’ salva ‘l lepre
  • pierma ad augusto: te non sei ‘n bancario, sei ‘n musicist’
  • de ste cozz’ ne poi mangia’ enn’
  • pierma ad augusto: tutta la nott’ che giochi con la cartina, dov’e’ ‘l filtro?
  • pierma alle 5 di mattina: c’hai una sardella che se c’avevi i denti eri ‘no squalo
  • taddo sul taxi alle 6 di mattina: pare ‘n pollaro
  • augusto agli artisti di strada: fatt’ ved’..da un’ brav’
  • augusto: come dice ‘l monell’, culo alt’ ce facc’ un salt’
  • te ringraz’ mila volt’
  • daje l’ogl’ che te va in bloc’

mike.


8 Commenti a “el cice se esposa.”

  1. vitto scrive:

    Che spettacolo!!! Grazie a tutti è stata veramente una figata!!!

  2. preparatore scrive:

    grandi, all’attacco el cice…

  3. ufficio stampa scrive:

    ho cominciato ad allertare la stampa che il campione, per imprecisati motivi, non arriverà al top della forma ai campionati italiani. Nessun altro commento nè dichiarazioni verranno rilasciati da qui al giorno delle gare

  4. augusto scrive:

    bel resoconto, complimenti! Il Dott. Luconi ha colpito nel segno, speriamo per lui che abbia fatto lo stesso in Svezia! Li non dovrebbero aspettare 6 (dico sei) per darla…Lo abbiamo invidiato non poco, noi ghiande senigalliesi strasfatte! Devo aggiungere un solo modo di dire che ha imperversato dal “Baghdad” in poi: “Stravestito” in romagnolo, per definire un transessuale, tipo quello dello spettacolo visto dal vivo.
    Hasta Dott. Luconi, fatt’ ved’…(pausa-pausa), da un brav’!! (pierma dixit).

  5. augusto scrive:

    …6 erano i mesi ovviamente, non gli uomini….

  6. Pupo Taddo scrive:

    che dire….è stato un evento unico ed irripetibile e sopratutto ho conosciuto dele persone veramente troppo forti….W SENIGALLIA !!!!!!!!!
    W VITTO !!!!
    hasta la vista a todos……………..

  7. Pierma scrive:

    Beh, ragazzi, è stato per me un privilegio ed un onore vivere questo evento con questa compagnia.
    Ad un gruppo di vecchi amici si sono aggiunti due cavalli di razza che neanche il Conti avrebbe quotato abbastanza.
    E’ stato bello insomma, e finalmente riesco a collegarmi per leggere ‘sto granblog di cui sentivo mirabilie! ed è vero! Michele oltre che andare come un treno a dorso, va come ‘n treno anche sul uèbb!!!
    alcune precisazioni:
    “Culo alto, ci fò un salto” è una espressione Labronica (spiegate poi voi al Pupotaddo che i labronici sono di Livorno)
    “C’hai ‘na sardella che si ch’aveva i denti era n’ squal'” è una espressione marzocchina (tanto che fate il viaggio, informate il pupo anche di dove vivono i marzocchini)
    ritengo sia da attribuire ad Egizio, indigeno autoctono, io l’ho sentita al Rikki.
    “Daj l’Oj ch’ t’ và in blocc'” è da attribuire a Pilla (soggetto che meriterebbe ben altro spazio ma chiedete lumi al biografo Gus)

    Tanto era dovuto ai fini del copyright.

    Lodi lodi sperticate al tenutario della vispa paginetta a cui vanno congratulazioni argentate (per ora) e inboccallupi vari.

    appena mi rimetto on-line prometto di bloggare con voi allegramente
    senza esser costretto come oggi ad intervenire da un internescionalcollsenter magrebino.

    abbraccio tutti, e m’vò a fà ‘na birra… anzi.. TRE!

    Prm

  8. mike scrive:

    carissimo pierma,
    benvenuto tra noi..

    grazie per le dovute correzioni, il mio dialetto di mare deve migliorare ancora un bel po’.

    ti verremo presto a trovare, io e pupo taddo, per tre birre di regolare amministrazione..a patto che il pupo si svegli presto..

    mike.

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