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rock ‘n’ roll, semplicemente.

giovedì 4 ottobre 2007

e’ uscito magic.
ha fatto i primi concerti.
da questo momento chi mi parla di scalette e informazioni varie degli spettacoli dal vivo, verra’ ufficialmente depennato dal libro amici e sara’ rinviato a giudizio con sentenza immediata.

e chi entrera’ nella mia auto, nei prossimi tre mesi ha solo due possibilita’:
1) ascoltare magic al volume giusto, in religioso silenzio
2) scendere e continuare a piedi

solo 4/5 ascolti in tutto, ancora, ma mi bastano per dare al Nostro il bentornato al rock and roll.
me ne guardo bene dal fare una recensione, non ne sono proprio capace.
ma questo e’ rock puro, rock da correre sul palco, rock da finire senza voce, rock da ballare senza luce.
quello che nessuno ti puo’ spiegare, ne’ oggi, ne’ mai, e’ come possa ancora scrivere questi testi ed infilarli in quel modo dentro le canzoni, dietro quelle sette, uniche, note.

non e’ un disco politico, ho letto in giro per la rete.
no, e’ molto di piu’ perche ‘ non parla della politica e di chi la fa, ma parla della gente.
della sua gente e di quello che ha creato, quello in cui crede, dove oggi vive: gli stati uniti d’america.
ancora il rock and roll, come tanti anni fa, per denunciare quello che non gli piace del suo paese.
se in the rising la voglia di riscatto e di rivincita era tutta affidata alle parole, qui tocca alla musica: colpisce dritta dove deve, senza guardare in faccia nessuno.
la musica, perche’ le parole, i testi, questa volta non lasciano spazio a nessuna possibilita’ di vittoria. anche in darkness i personaggi delle sue canzoni erano perdenti, gente arrivata alla fine; ma c’era sempre una speranza per loro, anche se piccola, di uscirne fuori, di trovare la chiave di lettura da tempo cercata. oggi no, le parole non lasciano nessuna via di fuga. forse perche’ il narratore a quel tempo non aveva neanche trent’anni, oggi si avvicina velocemente ai sessanta.

ieri sperava, oggi sa.
allora spazio alla musica, la scena e’ tutta per lei.

e, come al solito, con i prossimi ascolti verranno fuori i particolari, i dettagli, i significati tra le righe, che vengono a galla quando il quadro e’ chiaro e completo.

e’ un ottimo disco.
ma diventa favoloso se ti volti un attimo indietro e metti uno sopra l’altro i lavori di questi ultimi 5 anni.
la rinascita di the rising, le storie di devils and dust, le radici delle seeger sessions, il rock di magic.

arrivederci, ancora una volta, sulla strada.

mike.


di nuovo sulla strada.

martedì 28 agosto 2007

e street band 2007

adesso il tour e’ ufficiale.

da backstreets leggo

“We leave the door very open, because over the course of a long tour, we end up playing so many songs…. obviously, we try to make the shows unique. I’ve got a lot of songs that I’m carrying around at this point, and it’s fun to get to them as the tour goes along.”

quindi, panico autorizzato.

mike.


 

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