domenica 19, la chirurgia in italia, nonostante tutto, funziona

20 novembre 2006 07:16

giorgio, il nostro chirurgo, e’ il protagonista indiscusso di questa trasferta. lui e’ esperto in traumi al torace ed oggi ci ha raccontato vari aneddoti della sua esperienza in ospedale.
racconti tragici sulla carta, ma dal risvolto sempre piu’ comico strada facendo. irreale il racconto del ragazzo parigino che ha tentato il suicidio per sette volte in un giorno; alla fine l’hanno portato in ospedale con un coltello piantato nel torace, con medici ed infermieri che hanno fatto foto con il malcapitato ragazzo ed il suo coltello infilzato, tutto tra l’ilarita’ generale, ovviamente.
“ho un cd con queste foto ed altre..”, ma delle altre non abbiamo avuto il coraggio di chiedere.
vento sempre piu’ forte, oggi anche con un po’ di pioggia in aggiunta..cosi’ fanno tre giorni senza vedere il minimo spiraglio di sole, con temperatura mai troppo sopra gli zero gradi.

il concerto di stasera e’ un’altra, ennesima perla..delizioso.
anche oggi arriviamo piuttosto tardi al point e siamo fortunati; la pioggia ed il vento convincono gli organizzatori a farci entrare prima, cosi’ dall’ingresso ci sentiamo l’ultima parte del soundcheck, con due perle assolute: for you e mansion on the hill.
mentre il nostro emma da trento ci stupisce con le sue diciotto maglie indossate una sopra l’altra, ci ritroviamo dentro praticamente nello stesso punto di ieri, ottima posizione a pochi metri dal palco.
l’apertura con atlantic city e’ sempre la benvenuta, probabilmente uno dei suoi migliori pezzi cosi’ riarrangiata.
prima volta che ascolto the ghost of tom joad e devo dire che l’esecuzione e’ perfetta, con frank bruno ottimo protagonista al microfono con bruce.
ancora molte le novita’ in scaletta rispetto a ieri, torna further on (up the road) e fa la sua prima apparizione assoluta for you, con arrangiamento simile a quello usato per bobby jean.
long time comin’ e jesus was an only son sono dedicate ai figli di bruce che si godono il concerto davanti alle transenne.
we shall overcome ritorna nel set..ritorno gradito perche’ suonata con un intensita’ fortissima, prima di blinded by the light che apre la strada al solito terzetto di chiusura.

fine delle danze per me, martedi’ ultimo concerto di questo tour a belfast..tra poche ore mi aspetta l’aereo per londra, se tutto va bene si pranza di nuovo a casa. con pasta, evviva.

mike.

sabato 18, meglio vivere non lontani dal mare

19 novembre 2006 15:13

“io non so come fa la gente a vivere in quei posti di merda desolati, lontani dal mare, che ti fanno venire voglia di impiccarti quando sei triste..tipo trento”.
cosi’ e’ cominciata la giornata di oggi, con queste sagge parole del nostro giorgio rivolte ad emma, peccato che emma e’ di trento..ma lasciamo perdere.
colazione faraonica, manco fosse un pranzo dal barese, con frittata, prosciutto, formaggio, pane tostato, yogurt e macedonia..buon preludio ad un’altra giornata sulla strada.
dublino e’ fredda anche di giorno, con un vento che non si ferma mai e ti entra dentro.
ci facciamo un bel giro in centro, in un sabato pieno di gente, fino a pranzo in un pub come ce ne sono a decine qui.
non capiro’ mai, io che me ne giro in maniche corte fino a novembre , come fanno questi a stare fuori tutti scoperti, qui fa freddo sul serio.

il concerto di stasera e’ stato favoloso.
a pochi metri dal palco, ci siamo goduti in pieno le due ore e quaranta tiratissime, con diversi momenti altissimi.
tanti i pezzi non suonati la sera prima, con bruce che conosce bene il suo pubblico, ringraziando piu’ volte “i ragazzi che si muovono per venire a vedere i nostri show”, e cerca sempre di tirar fuori cose nuove.
highway patrolman e’ la prima chicca della serata, mai suonata prima. senza snaturarla troppo, bruce la fa diventare una vera e propria ballata, con i violini che fanno un lavoro sublime.
shenandoah l’altra novita’ della serata, che prende il posto di my city of ruins, unica canzone del nuovo album non ancora suonata. bella sorpresa e molto simile all’album, toccante la dedica ad elisabeth, rimasta ferita a roma in un incidente prima del concerto.
in open all night si fa fuggire un “fuck!” perche’ sbaglia la parte finale, cosa ormai rara visto il perfetto affiatamento di questi grandi musicisti.
domani terzo concerto in fila nella stessa citta’, cosa mai successa prima..vediamo se riuscira’ a stupirci ancora.

mike.

 

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